Robert Sheckley
Pubblicato: 1960
Editore: Mondadori (Urania)
Pubblicato: 1960
Editore: Mondadori (Urania)
Will Barnett si risveglia in quella che ben presto riconosce essere una nave prigionieri, senza memoria alcuna di chi sia nè del perchè sia stato imprigionato. Ancor prima che possa interrogarsi su questi quesiti viene fatto sbarcare insieme ad altri prigionieri su Omega, il pianeta-prigione dove il governo terrestre da anni deporta gli individui che considera criminali. Ma quale società può crearesi in un pianeta di soli criminali in esilio? la risposta che da Sheckley è tutt'altro che scontata e banale.
Quella di Omega è infatti una società dove non solo è morlamente lecito e auspicabile evadere la legge (purchè si sia capaci di evitare la punizione) ma dove addirittura chi vi riesce ha la certezza di veder aumentato il suo status sociale, dove è obbligatorio essere dipendenti almeno da una droga e dove saltare la messa nera domenicale è visto come una grave mancanza. La società degli esiliati è una rappresentazione in chiave satirica della nostra che ci viene presentata con la cinica ironia che è il segno distinitivo dei migliori romanzi di Sheckley, una società che, in ultima analisi, non fa altro che istituzionalizzare ed elevare al rango di legge dello stato quei comportamenti antisociali che molti di noi disprezzano e ripudiano in pubblico ma che poi purtroppo invidiano e adottano nel privato.
Il libro è stato pubblicato diverse volte da Mondadori nella collana Urania la cui edizione più recente è quella presente in Urania Collezione (n.34), è inoltre possibile scaricare gratuitamente (e legalmente) l'edizione inglese in formato ebook tramite il sito del Project Gutemberg.
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