martedì 10 aprile 2012

Bunker Palace Hotel

Titolo: Bunker Palace Hotel
Regia: Enki Bilal
Anno di Produzione: 1989
Durata: 95 min

In una società martoriata e decadente segnata da guerre civili e brutali repressioni l'elite politica passa la vita nascosta in un hotel fortezza (il Bunker Palace Hotel che da il titolo al film) servita in ogni necessità da inservienti robotici e tra tutti gli agi possibili. Una giovane donna affiliata ad un gruppo eversivo riesce ad introdursi nell'hotel con il compito di assassinare il presidente.

Le atmosfere grigie e deprimenti tipiche delle graphic novel di Enki Bilal sono tutte presenti in questo pellicola tanto interessante quanto poco conosciuta (almeno nel nostro paese dove l'opera risulta ancora inedita) Anche la critica sociale e politica ricalca i temi tanto cari al noto disegnatore: nella condizione di lussuoso isolamento in cui vivono i potenti non è difficile leggere una metafora della società attuale ed una esplicita accusa all'estraniamento che le classi dirigenti hanno nei confronti delle comunità che dovrebbero governare e tutelare. Così come è evidente la critica al potere il cui unico fine è solo quello di accrescere se stesso.

E' un peccato che un così ottimo esempio di fantascienza sociologica non sia mai approdato sul mercato italiano soprattutto in relazione all'estrema attualità dei suoi temi che forse sono molto più adatti alla condizione politico-sociale italiana che a quella francese (paese di adozione di Bilal e dove il film è stato prodotto). Anche se forse è proprio per questo suo adattarsi estremamente alla realtà italiana che è mancata una distribuzione nel belpaese; in fondo a pochi piace sentirsi raccontare le cose come stanno, molto più comodo e decerebrante guardarsi un bel cinepanettone o la classica commedia romantica che non fanno correre il rischio di pensare (e incazzarsi).