Autore: Stanislaw Lem
Anno prima pubblicazione: 1986
Editore Italiano: Mondadori (Urania)
Durante una missione di recupero su Titano un pilota cade vittima di un incidente, poco prima dell'inevitabile decesso riesce a mettersi in animazione sospesa nella speranza di poter ricevere soccorso. Molti anni dopo il suo copro viene recuperato e seppur in pessime condizioni viene rianimato grazie ad una tecnologia che al momento del suo decesso era ancora sconosciuta. La nave che lo ha salvato e rianimato ha però una missione ben più importante: raggiungere il pianeta Quinta nel tentativo di stabilire il primo contatto dell'umanità con una civiltà aliena. Il redivivo pilota, di cui nonostante tutto non si è riusciti a stabilire con esattezza l'identità né di cui si è riusciti a ripristinare la memoria, si unirà quindi all'equipaggio della storica spedizione.
Ultimo romanzo scritto dal noto scrittore polacco è un libro estremamente rappresentativo di quella parte della sua produzione che rientra a pieno titolo nel sottogenere della hard s-f; il tema portante è uno di quelli più cara a Lem: la fallibilità della scienza quando deve relazionarsi con elementi totalmente ignoti a causa della sua dipendenza dalla nostra visione obbligatoriamente antropocentrica. Tema che viene sviluppato sia narrando i tentativi di contatto con la civiltà dei Quintani ma anche tramite le digressioni sull'intelligenza artificiale, degnamente rappresentata nel romanzo da DEUS, il computer che controlla la colossale nave. Non vengono tralasciate nemmeno riflessioni di carattere sociologico con evidenti riferimenti alla guerra fredda e alle possibili conseguenze che una sua esasperazione potrebbe avere sulla società.
Chi come me ama Lem per le sua capacità di porre questioni dall'alto valore filosofico e di far riflettere su importanti tematiche sociali non rimarrà sicuramente deluso ma anche chi nella fantascienza adora leggere interessanti e plausibili speculazioni scientifiche troverà sicuramente pane per i suoi denti. Unica pecca di questo romanzo è che (almeno per le informazioni a me note) non esistono recenti edizioni italiane (quella in mio possesso è datata 1988 e mi risulta che ve ne sia solo un'altra del 1995 nella collana Classici Urania) ragion per cui chi fosse interessato sarà costretto a rivolgersi al mercato dell'usato con tutte le difficoltà che questo implica. Tuttavia la qualità del romanzo vale il disturbo di cercarne una copia in vendita in rete o sulle bancarelle dell'usato: il piacere della lettura ripagherà ampiamente il tempo impiegato per recuperarlo.
3 commenti:
Anche io possiedo ledizione del 1988 della Mondadori, all'epoca non apprezzai il romanzo, oggi però lo considero molto vicino ad un capolavoro.
In effetti è un romanzo che può leggermente lasciare spiazzati, sia per come si evolve la narrazione sia per il ritmo che non è propriamente veloce, tuttavia i pregi superano di gran lunga i (pochi) difetti.
Grazie davvero per la segnalazione. Ho alcuni romanzi di Lem, ma questo - come dicono i bambini - mammanca. Lo cercherò senz'altro, anche se temo che non sarà facile.
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