martedì 13 dicembre 2011

Phase IV



Titolo: Phase IV (Phase IV Distruzione Terra)


Regia: Saul Bass
Durata: 91 min
Anno di Produzione: 1974


A seguito di una insolita attività solare il comportamento delle formiche è sensibilmente variato: a sciami aggrediscono fattorie e persone con conseguenze tragiche. Due scienziati vengono inviati in un laboratorio dell'Arizona per cercare di comprendere le ragioni di questo mutamento e trovare soluzione a quello che sembra sempre più essere un flagello di portata mondiale. All'interno del laboratorio, che si troverà presto circondato da formicai, daranno asilo ad una giovane ragazza fuggita dalla fattoria dove ha trovato la morte la sua famiglia. A peggiorare la situazione già precaria si aggiungerà poi il contrasto tra i due scienziati: l'uno intenzionato a cercare un modo per comunicare con la neonata intelligenza delle formiche, l'altro deciso invece per soluzioni più drastiche; andando a descrivere un conflitto che è evidente metafora del modo in cui l'uomo sceglie di rapportarsi alla natura.


Lungi dall'aver qualcosa in comune con le solite (ignobili) pellicole in cui una specie animale si rivolta contro l'uomo (quel genere di b-movie che tra gli anni 80' e 90' andrà così tanto di moda), "Phase IV" è un piccolo gioiello di fantascienza in cui la tematica del rapporto uomo-natura viene raccontata con maestria da Saul Bass qui al suo primo e purtroppo unico film (è infatti più noto al grande pubblico per le memorabili sequenze grafiche dei titoli di testa di numerosi film tra cui vanno sicuramente ricordati  "La donna che visse due volte", "Intrigo internazionale" e "Psyco"). La particolare sensibilità visiva di Bass traspare anche in questa pellicola come ad esempio nelle scene finali al limite del psichedelico o nei contrasti tra i colori accesi delle sostanze chimiche che i due scienziati irrorano sugli insetti contrapposti allo sfondo del deserto dell'Arizona. Alla visionarietà di Bass va poi a sommarsi l'innovativo (per l'epoca ovviamente) utilizzo di microtelecamere per filmare le formiche che, unito alla competenza del documentarista Ken Middleham (sue le riprese con gli insetti), riesce a trasformare le formiche in veri e propri attori rendendo appieno l'idea che siano senzienti e organizzate. Nonostante la critica riconosca i meriti di Bass e di questa pellicola così non farà il pubblico: questo piccolo gioiello di fantascienza sociologica è stato a lungo ignorato e solo ultimamente sta vivendo la meritata rivalutazione da parte degli appassionati del genere.

1 commento:

Massimo Citi ha detto...

Ottimo film, visto in un cinema adesso scomparso, alla fine degli anni '70 e rivisto recentemente, scaricato con e-mule. Mi congratulo per la scelta di un film che credevo scomparso e soprattutto dimenticato.

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